Le truffe finanziarie

Che cosa sono le truffe finanziarie

Le truffe finanziarie sono fenomeni fraudolenti che conducono alla perdita del patrimonio investito attraverso l’inganno.

Le truffe finanziarie realizzate da soggetti autorizzati allo svolgimento di attività finanziaria

Le truffe finanziarie possono manifestarsi in vari modi, tra i quali rientrano i comportamenti illeciti messi in atto da soggetti autorizzati allo svolgimento di attività finanziaria, mediante lo sfruttamento del contatto diretto con la propria clientela.

Le truffe finanziarie e l’abusivismo finanziario

In altri casi le truffe finanziarie sono perpetrate da soggetti non autorizzati. Qui al comportamento fraudolento si aggiunge un altro elemento: l’abusivismo finanziario, ovvero società irregolari che simulano piattaforme di investimento.

Questa frode sfrutta l’apparenza di broker di investimento online ben strutturati e professionalmente curati ad esempio attraverso pubblicità ingannevoli che promuovono servizi finanziari abusivi.

La truffa del recupero crediti post-truffa

In alcuni casi a seguito della truffa finanziaria si verifica la truffa del recupero crediti truffati: si tratta di condotte perpetrate da presunte agenzie di recupero crediti o asseriti avvocati che contattano le vittime di truffa dicendo di poterle aiutare a recuperare il denaro perso.

Il cold calling

Il cold calling è una tecnica che mira a cogliere di sorpresa e impreparato il risparmiatore, avvalendosi di call center dislocati in Paesi esteri. L’operatore telefonico parla la lingua italiana in modo stentato ed invita il risparmiatore ad aprire un conto di trading non autorizzato sul quale far confluire i soldi, promettendo lauti guadagni.

Passaparola, Strutture Piramidali e Schema Ponzi

La tecnica del passaparola viene utilizzata da tutti gli operatori abusivi che fanno leva su meccanismi remunerativi di affiliazione: chi ha già aderito alla proposta negoziale viene spinto e incentivato a diffondere l’iniziativa nel presupposto di conseguire guadagni appetibili per effetto dell’attività di reclutamento.

Le strutture piramidali propongono guadagni per l’attività di reclutamento di nuovi soggetti e possono essere articolate anche a 15 livelli di profondità: si tratta di Catene di Sant’Antonio finanziarie.

Nello Schema Ponzi gli investitori vengono pagati col denaro dei nuovi investitori.

Phishing

Il phishing è un sistema che sfrutta la posta elettronica per rubare dati personali delle persone offese, che, spinte dalla curiosità o tratte in inganno dal mittente dell’e-mail, cliccano su un link malevolo dove inseriscono le proprie credenziali o scaricano un allegato infetto. I mittenti fingono di essere organizzazioni conosciute, come banche o servizi utilizzati effettivamente dall’utente, che contattano ed ingannano con l’artificio di aver riscontrato problemi, che richiedono l’inserimento delle loro informazioni personali. Può avvenire anche con siti web che richiedono l’accesso previa registrazione e può avere diverse manifestazioni, a seconda del mezzo di comunicazione utilizzato, come il smishing – phishing via SMS – e il vishingphishing vocale.

Truffe romantiche

Le persone offese, prevalentemente donne di età intorno ai 50 anni, sono contattate sui social network, tramite una richiesta di amicizia ed a mezzo di immagini di uomini molto avvenenti che si presentano spesso come imprenditori o militari in servizio in Paesi territori di guerra o comunque con posizioni lavorative di alto livello, e che fanno credere alla vittima di essere single, vedovi o separati.

Instaurato il rapporto, si inoltrano le richieste di denaro, carte regalo, criptovalute o altri tipi di pagamenti, motivando con motivazioni fantasiose legate a gravi motivi di salute o al desiderio di acquistare una casa dove vivere insieme. 

Le truffe finanziarie con criptovalute

Le truffe finanziarie con criptovalute possono avvenire in varie forme.

Trading abusivo: è una delle modalità tramite cui si realizzano le truffe finanziarie: alcune piattaforme raccolgono abusivamente token e criptovalute dagli investitori promettendo guadagni facili, non disponendo di alcuna autorizzazione a svolgere tale attività.

Mining fasullo: il mining è uno dei modi per ottenere le criptovalute, che si realizza tramite un processo con cui reti di computer generano e mettono in circolazione nuovi bitcoin e verificano le nuove transazioni. L’utente stipula un contratto di mining da un fornitore per affittare potenza di calcolo per minare criptovalute senza possedere hardware dedicati con la promessa di distribuire rendimenti elevati. Tali fornitori si rivelano poi fraudolenti, non avendo realmente attrezzature per il mining: raccolgono denaro dagli investitori e poi scompaiono con i fondi.

Phishing: si tratta di comportamenti fraudolenti volti a sottrarre le chiavi private dei crypto wallet e sottrarre le informazioni relative ai portafogli online delle vittime.

Blackmail: alcuni truffatori affermano di avere informazioni compromettenti sulla vittima e chiedono un pagamento in criptovaluta per non rivelare tali informazioni.

Schema Ponzi: i sistemi piramidali sono i medesimi sopra esaminati ma volti a lucrare criptovalute.

Pump and Dump: consiste nella manipolazione del valore delle criptovalute, aumentandone il valore attraverso false raccomandazioni per poi scaricarli e lasciare gli investitori con asset digitali privi di alcun valore.

Le truffe finanziarie a mezzo internet e social network

Gli operatori abusivi utilizzano il canale Internet per mettersi in contatto con i risparmiatori, spesso tramite social network quali Facebook e Linkedin per aggirarli e proporre l’investimento fasullo.

Le truffe con l’uso dell’A.I.

L’intelligenza artificiale può essere impiegata per assumere identità fittizie convincenti: ad esempio è possibile trasformare dinamicamente il proprio volto durante la videochiamata e costruire un personaggio tramite deepfake ed utilizzarli per raggirare i destinatari.

I comportamenti utili per salvaguardare il risparmio.

CONSOB suggerisce la verifica preventiva, per i siti che offrono servizi finanziari, che l’operatore tramite cui si investe sia autorizzato e, per le offerte di prodotti finanziari, che sia stato pubblicato il prospetto informativo. Con l’autorizzazione il soggetto viene iscritto nell’elenco delle SIM tenuto da CONSOB, consultabile sul sito dell’Autorità.

Importante anche la verifica se il soggetto è stato già segnalato da CONSOB, che, in caso di segnalazione, ha pubblicato un warning e/o ha adottato un provvedimento con cui ordina la cessazione dell’attività svolta tramite un sito web.

In ogni caso prima di procedere all’investimento, è opportuno raccogliere tutte le informazioni relative alla società e alla autorizzazione.

Per evitare di cadere vittima di social engineering, come il phishing, è opportuno prestare attenzione ai segnali di allarme e prendere decisioni basate su dati e logica piuttosto che su emozioni.

I provvedimenti amministrativi. L’oscuramento dei siti web di intermediari finanziari abusivi da parte di CONSOB

La Consob ha ordinato l’oscuramento di siti web che offrono abusivamente servizi finanziari: l’Autorità può ordinare ai fornitori di servizi di connettività Internet di inibire l’accesso dall’Italia ai siti web tramite cui vengono offerti servizi finanziari senza la dovuta autorizzazione.

La chiusura degli account dei social network.

Anche Meta si è attivata per rimuovere account dai social network ritenuti strumenti per commettere truffe.

I reati relativi alle truffe finanziarie. Il reato di esercizio abusivo di servizi e attività di investimento.

Le truffe finanziarie possono integrare molteplici reati. Tra di essi vi è l’esercizio abusivo di servizi e attività di investimento, punito con la reclusione da uno a otto anni e con la multa da euro quattromila a euro diecimila.

Il reato di truffa aggravata dall’uso di strumenti informatici o telematici idonei a ostacolare la propria o altrui identificazione.

Le truffe finanziarie possono configurare anche il reato di truffa aggravata dall’uso di strumenti informatici o telematici idonei a ostacolare la propria o altrui identificazione: è una nuova aggravante prevista per il caso in cui la truffa è commessa a distanza attraverso strumenti informatici o telematici idonei a ostacolare la propria o altrui identificazione. La pena è della reclusione da uno a cinque anni e della multa da euro 309 a euro 1.549.

Il reato di estorsione

Un’ulteriore fattispecie che può essere considerata nel caso delle truffe finanziarie è l’estorsione, punita con la reclusione da cinque a dieci anni e con la multa da euro 1.000 a euro 4.000; se l’estorsione avviene tramite la commissione di reati informatici la pena è la reclusione da sei a dodici anni e la multa da euro 5.000 a euro 10.000.

Lo studio legale Dal Pozzo di Milano presta la propria assistenza a soggetti privati, enti ed imprese anche in tema di reati informatici e contro l’economia.

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Studio Dal Pozzo

Avvocato penalista Milano

Avv. Licia Dal Pozzo